La Guardia costiera ha tratto in
salvo 130 migranti che si trovavano a bordo di una piccola
imbarcazione da pesca partita il 30 gennaio dalla Turchia e
intercettata a 110 miglia a sud di Crotone. L’operazione di
salvataggio, rivelatasi molto complessa a causa delle condizioni
meteomarine, é stata messa in atto da due motovedette, la Cp 303
distaccata a Roccella Jonica e la Cp 321 della Guardia costiera
di Crotone.
L’intervento é scattato dopo che dall’imbarcazione é stato
lanciato un Sos con un telefono satellitare. Nel momento in cui
l’imbarcazione é stata intercettata, il mare era forza 5, con
vento a 45 nodi e onde altre sei metri.
Il personale della Guardia Costiera ha trasbordato non senza
difficoltà i migranti su una motovedetta, che é giunta nel porto
di Crotone dopo sette ore di navigazione nel mare in tempesta.
Il gruppo di migranti, che includeva 27 donne e 30 minori, sei
dei quali non accompagnati, é composto in gran parte da afghani
ed iraniani. C’erano inoltre nove iracheni e sei pachistani.
Le operazioni di assistenza a terra dei migranti sono state
coordinate dalla Prefettura di Crotone. Lo staff sanitario
dell’Ufficio vulnerabilità dell’Azienda sanitaria provinciale ha
disposto il ricovero in ospedale di una donna incinta e di un
uomo disabile. Tutte le persone sbarcate erano in condizione di
ipotermia.
Ad assisterle, dopo le attività di controllo svolte dall’Ufficio
immigrazione della Questura di Crotone, il personale della Croce
rossa italiana, della Misericordia e della Protezione civile
regionale.
I migranti sono stati condotti nel centro di accoglienza di
Isola Capo Rizzuto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA