Tante conferme e qualche cambiamento, soprattutto per le famiglie. Arriva il bonus nuovi nati e vengono modificate le detrazioni fiscali per aiutare i nuclei più numerosi, ma vengono confermati il taglio del cuneo, l’Irpef a tre aliquote e la riduzione del canone Rai, oltre alla detassazione dei premi di produttività e la maxi-deduzione per le nuove assunzioni.
Colpite le plusvalenze da Bitcoin e le imprese attive sul web con un’ampliamento della platea della digital tax. Arrivano poi, come da attese, i contributi di banche e assicurazioni.
Ecco i maxi-capitoli della manovra
– IRPEF, CUNEO, NEOASSUNTI, AIUTI AI REDDITI BASSI: la manovra prevede innanzitutto la stabilizzazione delle aliquote Irpef su tre scaglioni (al 23% per i redditi fino a 28.000 euro; al 35% da 28.000 a 50.000 euro; al 43% oltre i 50.000 euro). Riproposto anche il taglio del cuneo fiscale, ma con delle novità: fino a 20.000 euro rimarrà contributivo, poi diventerà fiscale con un decalage tra i 35.000 e 40.000 euro. Prevista anche la proroga per tre anni della maggiorazione del costo ammesso in deduzione per le nuove assunzioni, del 20% elevato al 30% per giovani e donne. Ci sarà un effetto crescente negli anni che spingerà ad aumentare il numero di occupati.
– FAMIGLIA, CAMBIANO LE DETRAZIONI: per favorire la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari si potenziano i congedi parentali, all’80% non più per 2 ma per 3 mesi, si rafforza il bonus asili nido e si esclude l’assegno unico dal computo dell’Isee. Arriva il bonus nuovi nati da 1.000 euro per chi ha un Isee sotto i 40.000 euro. Si rifinanzia il Fondo per le non autosufficienze, nonché la carta “Dedicata a te” con 500 milioni. Cambiano invece le detrazioni, con l’introduzione del cosiddetto quoziente familiare: più numerosi i componenti della famiglia e più basso il reddito, maggiori saranno gli spazi per le detrazioni fiscali.
– CASA, RISTRUTTURAZIONI AL 50%, NON SI TOCCA IL CATASTO: Risorse arrivano per il Fondo di garanzia per la prima casa. E sempre (e solo) per la prima casa viene confermato anche il bonus ristrutturazioni al 50% che scende invece al 36% sulla seconda. Resta il bonus mobili e grandi elettrodomestici, sempre al 50%. Confermato infine anche il taglio da 90 a 70 euro del canone Rai. Nulla di nuovo arriva invece sulle rendite catastali, se non l’applicazione delle norme vigenti.
– PENSIONI, NON SI CAMBIA: sono prorogati, per il 2025, tutti gli interventi di flessibilità esistenti, ovvero Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Confermato il livello delle pensioni minime. La rivalutazione sarà piena e si dirà addio alla sterilizzazione degli assegni più alti. Sono previste inoltre misure per favorire la permanenza al lavoro al raggiungimento dei requisiti di età per la pensione, con il potenziamento del bonus Maroni.
– SANITA’, NEL 2025 2,3 MILIARDI IN PIU’: la dinamica della spesa sanitaria, ha assicurato il governo, crescerà a un tasso superiore a quello fissato nel Psb per l’obiettivo di spesa netta, attraverso risorse in favore del personale e un incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale.
– IMPRESE, DA ZES A PREMI DETASSATI: a supporto delle imprese è rifinanziata la Nuova Sabatini e viene prorogato al 2025 il credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno. Confermati gli sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati. Sono inoltre prorogati per tre anni la detassazione dei premi di produttività (dal 10% al 5%) e per il welfare aziendale, con il tetto dei fringe benefit che sale a 1.000 per tutti e a 2.000 per chi ha figli.
– P.A E MISSIONI: In favore del pubblico impiego si stanziano risorse per il finanziamento del rinnovo dei contratti. In materia di sicurezza si rifinanziano le missioni di pace e le operazioni Strade e Stazioni sicure. Per la gestione delle emergenze, anche legate al rischio climatico, è istituito un Fondo per il finanziamento delle spese connesse agli interventi di ricostruzione.
– BANCHE, BITCOIN, TAGLI, LE COPERTURE: La ritenuta sulle plusvalenze delle criptovalute passerà dal 26% al 42%. Saranno eliminate le soglie di fatturato della web tax, allargando così la platea. Dalla riorganizzazione delle detrazioni con il quoziente familiare si otterrà un miliardo, mentre dal capitolo banche-assicurazioni arriveranno 3,5 miliardi. Per le banche sono previsti interventi sulle Dta e sulle stock options, mentre le assicurazioni dovranno versare annualmente l’imposta di bollo che si paga invece allo scadere delle polizze. Dai tagli ai ministeri sono infine attesi circa 2,4 miliardi, a cui si sommeranno i risparmi derivanti dai nuovi tetti ai compensi dei manager.
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