Seduta in spolvero per Piazza
Affari, contagiata dall’ottimismo diffuso sulle Borse europee e
a Wall Street dove gli investitori hanno dato poco credito ai
dati sul mercato del lavoro, condizionati dal fattore climatico
e dallo sciopero di Boeing, puntando invece l’attenzione su una
serie di buone trimestrali, tra cui quelle di Amazon e Intel.
L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in testa ai
listini europei (+1,15%) sostenuto dagli acquisti sul comparto
bancario, trainati da Unicredit (+3,5%), che ieri si è vista
alzare da Fitch il rating un gradino sopra quello dell’Italia, e
da Intesa Sanpaolo (+2,4%), reduce da una trimestrale apprezzata
dal mercato. Bene anche Banco Bpm (+2,5%), Interpump (+1,8%),
Bper (+1,7%) e Popolare di Sondrio (+1,6%) mentre Saipem (+1,7%)
ha beneficiato del rialzo del petrolio.
In fondo al listino principale si sono accomodate Stm
(-0,7%), A2A (-0,5%), Fineco (-0,5%) e Prysmian (-0,3%). Tra i
titoli a minore capitalizzazione brilla la Lazio (+4,5%) dopo il
largo successo in campionato sul Como.
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