Una manovra finanziaria senza
bussola, tra export dimenticato e attacco diretto allo sviluppo
tecnologico. Così Nunzio Bevilacqua giurista d’impresa ed
esperto di commercio internazionale giudica la legge di
bilancio, in attesa di conoscere i testi dettagliati del
provvedimento.
“Per i settori innovativi – spiega – al contrario della
proclamata volontà di attrarre con quadri normativi sempre più
chiari, nuovi hub tecnologici e comunque attività, c’è un
attacco frontale alle nuove tecnologie che se mette nel mirino
della nuova web tax, senza più il correttivi dimensionali, anche
piccole imprese, frutto alle volte della tanto promossa
‘conversione’ digitale intra-Covid, il settore delle
cripto-attività può contribuire all’innovazione e alla crescita
economica di nuovi
modelli di business a volte, al contrario di ciò che si possa
credere, anche più’ sicuri di quelli tradizionali e promuovere
una innovazione finanziaria che non sia solo ‘di facciata’.
Inoltre “l’aumento nel 2025 dell’imposta sostitutiva sulle
plusvalenze cripto al 42%, dal 26% usuale per le rendite
finanziarie, si porrebbe come una irragionevole discriminazione
fiscale”. “l’aumento sproporzionato della tassazione sullo
specifico asset, per una ‘non chiara’ volontà politica di
‘espellere’ di fatto in Italia l’attività in questione, non solo
farebbe perdere al Paese ulteriore gradimento – già non elevato
a causa di fiscalità, burocrazia ma soprattutto incertezza del
diritto – per investitori, start-up e creatori di tecnologie ma
ritarderebbe lo sviluppo in Italia di progetti innovativi
gravitanti attorno alle cripto-attività, con maggiore difficoltà
di attrazione di capitali per le aziende in situazione di stress
e potenziali crisi di liquidità”
Infine “si considera, erroneamente, l’export Italia
abbastanza forte, non certamente per le misure di
accompagnamento Paese quanto piuttosto per il dna degli
imprenditori italiani, non necessitare di misure di sostegno ad
hoc, in ogni manovra, al fine di potenziare, sempre più, la
platea delle aziende Pmi, a rischio oggi di bruciare
competizioni internazionali dove altri Stati gareggiano nel
sostenere le proprie aziende”.
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