Ascolta la versione audio dell’articolo5′ di lettura«Consideriamo improcrastinabile una revisione della direttiva sui rimpatri e del concetto di paese sicuro così come consideriamo importante anticipare il più possibile quanto previsto dal nuovo Patto di immigrazione e asilo anche al fine di fare definitiva chiarezza su un argomento che è stato oggetto di recenti provvedimenti giudiziari dal sapore ideologico che se fossero confermati nella loro filosofia di fondo dalla Corte di giustizia Ue rischierebbero di compromettere almeno fino all’entrata in vigore delle nuove regole Ue, nel 2026, le politiche di rimpatrio di tutti gli stati membri, una prospettiva preoccupante e inaccettabile che occorre prevenire con determinazione».È uno dei passaggi dell’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo. Un discorso di 35 minuti segnato da diversi colpi di tosse da parte (ieri, all’indomani del comizio ad Atreju, aveva inviato agli Stati generali della diplomazia un messaggio scritto al posto del videomessaggio, perché era afona) nel quale la premier ha parlato di altri importanti temi internazionali (tra cui il Mercour per dire che «senza riequilibrio, non c’è sostegno all’accordo), mentre per il settore dell’automotive, ha chiesto «la sospensione delle multe per le aziende costruttrici».Loading…Le assenze leghiste e il richiamo ai deputatiDurante l’intervento della premier erano assenti i deputati leghisti. La Lega in una nota ha poi fatto sapere che «voterà compatta e con convinzione, come sempre, la risoluzione del centrodestra per confermare pieno sostegno a Giorgia Meloni in occasione del Consiglio europeo del 19 dicembre». «Tra circa venti minuti ci sarà la replica della premier. Essere tutti in aula» è il messaggio arrivato sui telefoni dei deputati leghisti. Nella versione circolata in Transatlantico la giustificazione dell’assenza addotta da alcuni parlamentari sarebbe stata il ritardo dei treni. Una circostanza sulla quale esponneti dell’opposizione hanno ironizzato perché titolare del dicastero dei Trasporti è il leader della Lega Matteo Salvini. In sede di replica Meloni ha detto: «Sono arrivata in ritardo anche io e vengo in macchina e il sindaco di Roma non è della Lega…».«Con Fitto superiamo deriva ideologica e dogmatica»La parte iniziale del suo intervento è stato dedicato al nuovo esecutivo europeo e alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue a Raffaele Fitto: «Non è solo un titolo onorifico ma uno strumento concreto che consentirà di supervisionare e coordinare settori strategici come agricoltura, pesca, economia del mare, housing sociale: la sensibilità italiana può contribuire ad un approccio pragmatico superando quello ideologico e dogmatico» degli ultimi anni. Meloni, con nomina Fitto missione compiuta, conferma centralità Italia«Mi sento di poter dire con orgoglio, missione compiuta. Un italiano è stato nominato vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, un politico di valore stimato in Italia e in Europa» ha detto in un passaggio dell’intervento. «A lui, a Raffaele Fitto, è stato affidato un portafoglio importante che vale complessivamente circa 1.000 miliardi di euro, tra i fondi delle politiche di coesione del bilancio 2021-2027, circa 400 milioni di euro ai quali vanno sommati quelli della nuova programmazione che verrà in ogni caso definita da questa Commissione e le risorse del Next Generation Eu, circa 600 milioni di euro, competenza che Fitto condividerà con il Commissario Dombrovskis».