Il direttore marketing Simone Sorbo a Panorama Italia: «In futuro i materassi si potranno riciclare al 100%»
di Cristina Somma
Offrire un’esperienza cliente personalizzata attraverso l’innovazione digitale e l’uso di dati raccolti dall’intelligenza artificiale. È solo una delle innovative strategie dell’azienda specializzata nella vendita online di materassi MiaSuite, presente sul mercato dal 2007, che ha l’obiettivo di crescere ed espandersi introducendo ulteriori politiche sostenibili e al passo con i tempi. È stata una delle prime aziende a sbarcare su Amazon e oggi non ha intenzione di tirarsi indietro, anzi, sta lavorando su come procedere un passo avanti ai suoi competitor. Per questo il direttore marketing Simone Sorbo ha scelto Panorama Italia per approfondire la storia dell’azienda e raccontare i nuovi piani strategici pensati per rispettare l’ambiente, ma non solo.
Cominciamo con la storia della vostra azienda. Quando e com’è nata l’idea di unire l’e-commerce alla vendita di materassi?
«La nostra azienda fa parte di un gruppo familiare che inizia la sua attività negli anni ‘50 a piazza Mercato a Napoli. L’idea di MiaSuite nasce nel 2007, quando il nostro Seo Ludovico Russo decide di intraprendere la vendita online, quindi la vendita e-commerce, iniziando a vendere i primi materassi su E-bay. Grazie a questa idea avanguardista di quasi 20 anni fa, che ci ha permesso di costruire un vantaggio competitivo rispetto a molti competitor che invece sono entrati nel mercato solo negli ultimi anni e principalmente con l’avvento della pandemia, siamo cresciuti e arrivati dove siamo oggi».
Quali sono i valori che fondano l’azienda?
«MiaSuite nasce da un’idea smart di proporre un prodotto made in Italy a un prezzo sostenibile, tagliando i costi di negozio, di agenti, per arrivare direttamente dal produttore al consumatore. Questo avviene sempre in un’ottica smart, rispettando l’ambiente e avendo rispetto dei dipendenti, cercando di costruire un ambiente di lavoro costruttivo».
L’impatto Green
La vostra azienda si distingue per l’impegno nella produzione della sostenibilità e dell’impatto Green del settore. Come si traduce questo impegno in termini concreti?
«Fin dalla nascita dell’e-commerce abbiamo sempre cercato in maniera naturale di porre le attività green a centro della nostra attività attraverso imballaggi eco-friendly. Quindi abbiamo cecato di utilizzare e ottimizzare i costi di logistica e quelli legati al trasporto e di agevolare lo smaltimento dei prodotti. Dato che i materassi sono oggetti molto ingombranti abbiamo sempre cercato, attraverso dei macchinari e al processo di sottovuoto, di compattarli e avere rispetto dell’ambiente. Da questo nasce poi l’esigenza, dato che siamo trasformatori e non produttori di materie prime, di accordi con una selezione dei nostri partner, dei nostri fornitori di partner, che ci possono offrire, dove è possibile, materie prime sostenibili fatte di materiali riciclabili».
Come si svolge il processo produttivo dei materassi e quali sono le principali sfide che avete dovuto affrontare nel rendere la produzione più sostenibile?
«L’aspetto principale del nostro processo produttivo, quello su cui puntiamo, è evitare gli sprechi. Ripeto, siamo trasformatori di materie prime, assemblatori, quindi il nostro obiettivo primario è quello di non creare sprerchi. Tutta la fase di approvvigionamento, taglio è assemblaggio è un’operazione molto complicata che richiede attenzione per il raggiungimento del nostro obiettivo. Dobbiamo fare attenzione anche al giusto approvvigionamento delle merci e alla giusta lavorazione e cercare di ottimizzare tutto il processo. L’automazione e la robotica, come nuove tecnologie, in questo ci stanno aiutando».
Come vi state preparando al Green Deal europeo e qual è il vostro piano in termini di sostenibilità da qui ai prossimi cinque anni?
«Attualmente il Green Deal europeo è al centro della nostra attenzione, anche se le leggi non sono ancora omogenee in tutti i Paesi europei. La Francia, ad esempio, ha già applicato nuove regole che in Italia non ci sono ancora. Anche la Germania si sta avvicinando all’adozione di queste stese regole. Ci arriveremo anche noi, anche se è una visione un po’ più a lungo termine quella dell’Ue. Però ci stiamo muovendo attraverso attività e enti locali, o tramite la ricerca universitaria per la certificazione di processi che possano permettere uno smaltimento e un riutilizzo sia dei prodotti avanzati di produzione, che dei materassi in sé. Per il momento quindi le cose che possiamo fare sono: un corretto smaltimento e un tentativo di riutilizzo, dare ai materassi e ai materiali una seconda vita».
Come state coinvolgendo i vostri fornitori e partner in questa transizione e quali sono le vostre aspettative per il futuro del Green Deal nel settore dei materassi?
«Pensiamo che in futuro si possa fare ancora meglio. La ricerca ci porterà verso l’utilizzo di prodotti riciclabili al 100%. Sicuramente non nel breve termine, ma nel lungo periodo è ipotizzabile che un materasso possa diventare al 100% riutilizzabile. Ci si può arrivare. Nel breve periodo l’obiettivo è riutilizzare tutti gli avanzi di produzione, oltre che dare una seconda vita ai materassi ed evitare gli sprechi».
I progetti futuri
I vostri materassi vengono visualizzati da circa 2 milioni di persone ogni anno e la vendita si aggira sui 100.000 materassi l’anno in oltre 10 stati. Come si traduce in termini di fatturato italiano ed estero e quali stati sono coinvolti?
«L’export, soprattutto negli ultimi anni, è alla base della nostra strategia. Negli ultimi anni, oltre a mantenere il nostro core business in Italia, abbiamo guardato a tutta l’Europa che attualmente comprende il 40% del nostro fatturato. Siamo molto presenti in Francia, Germania, Spagna, quindi nei principali Paesi europei. Ma anche in quelli minori come Polonia, Belgio, Olanda. Il nostro obiettivo è continuare ad espanderci. Dato che siamo partiti con l’e-commerce nel 2007, quindi molto presto, abbiamo già consolidato il mercato italiano. La nostra mission oggi è quella di espanderci all’estero».